Innanzitutto non c’è stata puntualità nel check-in: era previsto alle 15, ma quando (dopo aver avvertito del nostro arrivo direttamente nell’ufficio della reception due ore prima) ci siamo presentati a quell’ora, l’addetto si è messo al computer senza dirci niente e facendoci aspettare un sacco di tempo. Quando finalmente ci ha dato le chiavi, ci ha comunicato a sorpresa che, diversamente da quanto previsto nelle condizioni contrattuali, saremmo stati alloggiati in una struttura diversa dal residence fink.
Arrivati all’indirizzo indicato saliamo in ascensore al buio totale, in contrasto con la normativa di sicurezza (ex multis, norme EN 81-20 e 81-50).Entrati in appartamento, ogni cosa che tocchiamo la troviamo rotta: per prima cosa andiamo in bagno a lavarci le mani e troviamo il lavandino inutilizzabile: essendo rotta la leva che consente di alzare e abbassare il tappo, se si apre l’acqua non c’è modo di farla andare giù. Quanto al wc, il copriasse si trovava totalmente scardinato, per cui se mai uno avesse avuto bisogno di fare la pipì sarebbe scivolato per terra, come, a momenti, è capitato a noi.. Cerchiamo quindi di contattare la reception: nonostante fosse orario di apertura, non riceviamo alcuna risposta alle ripetute telefonate.Proviamo a mandare una e-mail: nessuna risposta neppure alla e-mail.Proviamo quindi a contattare il ristorante che condivide il nome con il nostro “residence”, e solo dopo ciò riusciamo a entrare in contatto con l’addetto che ci aveva “accol